Universi di parole: il mio primo kindle e-book che raccoglie alcune mie finzioni letterarie, saggistiche e poetiche dei primi anni '90.
Scritti: alcuni miei racconti, filastrocche, divagazioni letterarie pubblicate o inedite.
CastelNews: una fanzine universitaria a cui ho collaborato anni or sono.
Fondazione Romana Fantascienza: l'associazione amatoriale che nei primi anni '90 ha redatto la Rivista di Fantascienza e della quale ho fatto parte.
Epitaffio della F.R.F, ovvero breve storia ed omaggio ad un gruppo di amanti della letteratura fantastica.
Rivista di fantascienza on-line: metto qui a disposizione tutti i numeri della gloriosa fanzine.
Wolfango Caressa. Era mio nonno che si dilettava in rime in bello stile: lascio qui la versione elettronica del suo unico (per quel che ne so) libro, Rime proibite.
Il mio kindle e-book su Amazon: Le confessioni di un portantino raccoglie le mie esperienze di portantino durante la mia obiezione di coscienza in Croce Rossa.
Un tempo l'obbligo di leva costringeva molti ragazzi a un anno di sospensione della loro vita per dedicarsi coattamente ad altro. C'era una alternativa al servizio militare (a parte quella ovvia di riuscire a non farlo grazie a malattie, condizioni familiari disagiate o raccomandazioni): il servizio civile, che dispiegava una pletora di possibilità di conoscenza ed esperienza in molti campi, dalla sanità, ai musei, ai parchi naturali, etc.
A suo tempo mi avvalsi del diritto di obiezione e riuscii anche a trovare un ente, la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma, che era disposto a richiedere espressamente la mia collaborazione come obiettore presso le loro strutture. Invece, quando giunse la cartolina di leva, fui mandato come portantino sulle ambulanze della Croce Rossa Italiana in un posto della provincia laziale. Questo mondo mi era tanto nuovo e alieno quanto io potevo esserlo ai portantini con i quali, per un anno, avrei condiviso vita e lavoro.
Rientrando a Roma per le licenze o i permessi, nessuno capiva quando dicevo che, in fondo, mi ero divertito a svolgere il servizio in ambulanza. Ovviamente non era la consuetudine col dolore e le disgrazie altrui a muovermi a questa opinione, tutt'altro, piuttosto gli eventi inusuali, a volte grotteschi (per non dire surreali) o semplicemente buffi dei quali mio malgrado ero testimone. Così divenne una tappa obbligata di ogni mia presenza in un circolo di parenti o amici il racconto dei fatti più bizzarri, dei caratteri più strani e delle situazioni più inusuali nelle quali ero rimasto coinvolto.
Da lì a decidere di scrivere gli episodi principali il passo fu breve, e, ancora, da lì a collegare questi episodi in una cornice narrativa e descrittiva che li rendesse intellegibili e godibili senza ulteriori spiegazioni il passo fu ancor più breve: in poco tempo approntai un manoscritto che feci circolare fra parenti e amici, e che iniziò a passare di mano in mano in modo incontrollato. Quando un giorno, nel presentarmi a un conoscente di conoscenti, mi sentii dire Paolo Caressa... Ah, l'autore delle Confessioni capii che la cosa stava sfuggendo di mano e posi un termine alla diffusione del manoscritto.
Dopo venti anni, cedendo alle lusinghe della mia cerchia più intima, ho deciso di pubblicare quelle pagine, ovviamente dopo aver filtrato il testo anonimizzando nomi e toponimi, oltre che alcuni dettagli rivelatori. Il risultato è questo e-book, scritto quando non sapevo nemmeno cosa fossero gli e-book.
Il mio terzo kindle e-book su Amazon: Onyricon raccoglie i racconti fantastici scritti in gioventù.
"Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni, e la nostra breve vita è avvolta nel sonno" Shakespeare fa dire a Prospero ne "La Tempesta". L'autore dei ventiquattro componimenti letterari raccolti in questa antologia ha eletto questa celebre frase a cifra e misura della propria poetica, traendo dai sogni e dalle visioni oniriche l'argilla per le proprie creazioni.
Le tematiche che trovano corpo in questa ispirazione sono fantastiche e riflettono gli interessi estetici dell'autore: il fascino della morte, la devozione per i libri e le antichità, il culto del numero e della simmetria, la perplessità metafisica, le variazioni eretiche della teologia cattolica.
Il mio secondo kindle e-book su Amazon: Il Mitreo e altri racconti dell'orrore raccoglie dieci componimenti di atmosfera gotica e di argomento a metà fra l'orrore e la metafisica.
"A noi non restano che le ombre, i riflessi, poiché siamo lambiti da languidi flutti ma navighiamo in un oceano. E non esiste uomo che non sia in balìa delle onde di questo perverso mare della disperazione, nel quale siamo naufraghi e non nocchieri. E mai dovremmo cercare di sollevare il velo di Maya oltre il quale si celano le cose, poiché questa potrebbe rivelarsi non la nostra salvezza, bensì la nostra dannazione. Poiché, oltre il velo, potrebbe celarsi l'Orrore."
Dieci racconti dell'orrore cosmico e sovrannaturale di ambientazione mediterranea ma dalle tinte gotiche: per cuori sensibili ma stomaci forti.
Un po' per vanità un po' per sperimentare l'esperienza dell'e-publishing ho pubblicato il mio primo kindle e-book su Amazon: Universi di parole. Si tratta di una raccolta di finzioni narrative, saggistiche e di bizzarrie poetiche che ho composto agli inizi degli anni '90 e pubblicato su varie fanzine amatoriali.
Vi si troveranno recensioni di libri immaginari, interviste mai realizzate a personaggi realmente esistiti, racconti scritti da autori inesistenti, poesie in numeri e terzine che descrivono dimostrazioni matematiche, variazioni combinatoriche di uno stesso racconto e altro sono raccolte in questo volume per la curiosità dei lettori e la perplessità degli scettici.
Indice
Prefazione
Recensione a Universi di Parole di Alan J. Lewis
Il conteggio degli angeli, ovvero sulle applicazioni della teoria cantoriana del transfinito a questioni teologiche
Interviste con la macchina del tempo: H.P. Lovecraft secolo
La bandiera sul soviet del villaggio, di Nicolaij Vedenisov
Note al racconto di Nicolaij Vedenisov
Tratto da una storia di Öesterheld
Storia universale del tempo. Un apocrifo borgesiano
Il mio bisnonno Ferruccio scriveva libri, principalmente memorie di viaggi ed aneddoti, ma anche grammatiche delle lingue africane, mio nonno Wolfango scriveva poesie (in uno stile antiquato già secondo i parametri del suo tempo) e, per quel che ne so, io sono il solo Caressa della mia generazione che tenta l'esercizio delle lettere.
Infatti, ogni tanto (più spesso nel passato), mi diverto con esercizi letterari: come dilettante scrivo racconti e tento la composizione di romanzi dall'età di diciassette anni: ho pubblicato saggi e racconti sulla Rivista di Fantascienza, l'organon della Fondazione Romana Fantascienza, un gruppo di appassionati di fantascienza che ho contribuito a fondare, su Nemo (un'altra rivista amatoriale èdita da un gruppo di appassionati di Caravaggio), su Terminus e sulla fanzine degli studenti di matematica dell'Università La Sapienza, CastelNews.
Nell'aprile 2013 ho pubblicato il mio primo e-book, per piattaforma kindle e quindi pubblicato tramite Amazon: lo trovate qui sul sito di Amazon.
Un gran diletto l'ho trovato pure nella composizione di filastrocche, genere poetico ritenuto minore e variamente classificato come "burlesco", alcune delle quali sono apparse su CastelNews: quelle che seguono hanno principalmente contenuto macabro, esopico o matematico.
Si tratta di una poesia in esadecimale dal sapore dadaista e, negli ultimi due versi, mistico: la metto solo ora (2007) on-line dato che è apparsa in un libro di divulgazione matematica, precisamente le Insalate di matematica2 di Paolo Gangemi (ora è anche pubblicata nel mio e-book Universi di parole).
Questa canzone un po' lugubre l'ho scritta il 13 agosto 1989 nella solitudine del solleone romano: gli influssi sono evidenti: una intervista a Toto' nella quale l'attore recitava la sua Livella e le canzoni dei Gufi, lo storico gruppo di cabaret milanese (Brivio, Magni, Patruno e Svampa), particolarmente quelle macabro-cimiteriali scritte da Brivio. Al mio amico Pietro Speroni di Fenizio piacque così tanto da recitarla in pubblico: lo stesso, vero e proprio esegeta in materia, mi ha fornito la versione originale della filastrocca, che avevo perduto in favore di una con una "falsa rima"...
Questo lazzo è una imitazione delle poesie dei grandi matematici italiani del '500 che scrivevano non in formule ma in versi; si tratta quindi di un pastiche in uno stile alla Brancaleone più che nel reale idioma del '500; comunque i termini tecnici, spiegati nelle note, sono quelli reali. La poesia è apparsa sul numero 2 si Ci manda Picone accompagnata da una nota nella quale veniva spacciata some un documento ritrovato di recente, e descrive il procedimento risolutivo dell'equazione di secondo grado (non sfuggirà che i nomi sono anagrammi di personaggi reali e coinvolti con la storia delle equazioni algebriche).
Questa breve poesia la scrissi mentre provavo i concorsi per accedere al Dottorato; qualcuno ha suggerito il seguente significato metaforico: il topo è l'uomo ignaro del vasto enigma del mondo nel quale si muove senza penetrarne né intuirne i terribili segreti...
Questa canzoncina la scrissi di getto un mattino estivo, dopo esser stato svegliato da un pennuto che s'era messo a pigolare sul mio davanzale... Per sfogarmi, anziché spennarlo ho preferito la più ecologica soluzione consistente nello scrivere questi versi...
I wrote this poem (maybe performing some crime against the english grammar) after being awakened by the ghastly voice of a bird which was singing at dawn just upon my window lattice... Instead of slaying him I preferred a more ecological solution consisting in writing these verses...
Con questo nome sono apparsi alcuni numeri di un foglio edito dagli studenti di Matematica dell'Università di Roma La Sapienza fra il 1991 e il 1994: si è trattato di una esperienza assai gratificante per chi vi ha partecipato, e resa possibile dal lavoro di alcuni fra i rappresentanti degli studenti in quegli anni (non vorrei ometterne qualcuno ma credo che i promotori fossero Walter Inglese e Marco Liverani). Credo che il lavoro fosse buono e interessante (per qualche tempo i numeri furono collocati fra le riviste nella Biblioteca del Dipartimento): non si scriveva solo di "rivendicazioni studentesche", ma anche di giochi matematici, di matematica "seria", si davano informazioni utili sul corso di laurea e si mostravano foto e ritratti di matematici famosi.
Inizialmente il foglio si chiamava Ci manda Picone, in riferimento al titolo di un film di Nanni Loi ed all'intestazione di un'aula del Dipartimento, la ex aula A ora aula Picone (da Mauro Picone, fondatore dell'IAC e matematico attivo nel campo dell'Analisi fra gli anni '40 e '60). Inizialmente doveva trattarsi di un bollettino relativo all'occupazione universitaria del 1991 (la famosa Pantera) ma in seguito ebbe vita autonoma e indipendente.
Quando si decise, di pubblicare il foglio come "giornalino" degli studenti del Dipartimento (non necessariamente coinvolti nell'esperienza dell'occupazione) il titolo venne cambiato in CastelNews dal nome del Dipartimento stesso intitolato al grande matematico italiano Guido Castelnuovo.
In memoria di quei tempi (per me eroici) nei quali ero ancora uno studente di Matematica ho compilato l'elenco dei miei interventi su quel giornalino (CP sta per Ci manda Picone, CN per CastelNews):
Ghetto Attack Blues Band Racconto (CP#1, 1/3/1991)
Nodi ai Lincei, reportage da una conferenza ai Lincei di V.Jones (CN#8, maggio 1994)
In quest'ultimo numero la redazione dà notizia nell'editoriale dell'avvenuta laurea di tre suoi collaboratori, fra i quali il sottoscritto. Non ero più uno studente, e come me molti altri collaboratori della fanzine, che si è spenta di lì a poco...
Non so se sulla rete qualcuno dei partecipanti a quella iniziativa si imbatterà in questo elenco inutile e poco eloquente, ma lo stilarlo mi ha evocato ricordi piacevoli.
Nell'inverno 1989/1990 io, Cristiano Cascioli, Daniele A. Gewurz e Giorgio Mazzacurati rispondemmo ad un annuncio, affisso su una bacheca nel dipartimento di Matematica dell'Università di Roma La Sapienza, che proponeva la fondazione di un gruppo amatoriale di fantascienza e di una fanzine sua emanazione (fanzine è la contrazione di fan magazine ed indica le pubblicazioni amatoriali di letteratura, in questo caso di fantascienza); l'idea era di Claudio Caracci e Giorgio Lagna, che avevano già avuto esperienze nel mondo del fandom ed in particolare sulla fanzine "Sfere".
Il gruppo si espanse a comprendere Paolo Casale, Bernardo Gianitelli, Lorenzo Pellegrino, Vittorio Sossi, Pietro Speroni di Fenizio e Cristina Valsecchi (più altri collaboratori occasionali), ed assunse l'ambizioso nome di Fondazione Romana Fantascienza in omaggio alla (allora) tetralogia asimoviana. Le intenzioni e lo spirito erano serie e, malgrado la veste spartana e la grafica old fashioned, la Rivista di fantascienza vide la luce nei primi mesi del 1990.
Si tenga presente che a quei tempi solo uno di noi (Mazzacurati) aveva un computer domestico, e che dovevamo ribattere al computer di centri di calcolo pubblici (all'università) tutto il materiale che ci veniva inviato (gli scanner erano ancora strumenti professionali); l'editing della pagina era artigianale, si lasciava spazio per le figure poi appiccicate con la colla e il tutto veniva fotocopiato a formare le bozze, che poi, fotocopiate e spillate con una copertina colorata di cartoncino rigido, davano luogo alle copie della fanzine. Dopo il secondo numero l'apporto tipografico di Mazzacurati venne a mancare, e ciò si rifletté nella più spartana veste grafica (font e impaginazione) della fanzine.
In seguito il gruppo dei collaboratori fissi si allargò a comprendere, Giangiacomo Gandolfi, Marco Minicangeli ed Alfredo Ronci (più altri collaboratori occasionali) il cui apporto sarebbe stato fondamentale sia nei contenuti che nell'orientamento; l'esperienza si concluse sostanzialmente nel 1993, quando il gruppo si scisse in base alle diverse linee editoriali che si volevano seguire (l'una volta essenzialmente alla fantascienza, l'altra allargata alla narrativa fantastica e bizzarra in tutte le sue accezioni); il motivo vero della scissione, secondo me, fu comunque il diverso impegno che i membri della F.R.F. profondevano nell'iniziativa: per alcuni, come il sottoscritto, era e doveva restare una impresa eminentemente dilettantesca, portata avanti in uno stato di "anarchia permanente" della redazione, e soprattutto restare un'esperienza gratificante e divertente ma non prioritaria: non il solo scopo (e sfogo) dei nostri sabato pomeriggio; per altri, in cerca di riparo dalle frustrazioni del lavoro e della vita quotidiana, doveva elevarsi a qualcosa di più "serio" (in effetti i presupposti c'erano) e quindi assumere periodicità e scandenze, insomma incamminarsi verso la strada dell'editoria professionale con i numerosi pro anche in termini di soddisfazione "professionale" ma gli altrettanto numerosi contro, non ultima l'inevitabile caduta, almeno ufficiosa, della dicitura non a fini di lucro della quale la rivista faceva bella mostra in copertina.
Ed infatti dalla scissione del gruppo vide la luce Il Paradiso degli Orchi (in ovvio omaggio a Pennac) fondata da Ronci e Minicangeli (ed al cui numero uno partecipai anch'io con una finta lettera agli editori), che per un po' uscì con scadenze ben precise e fu un bell'esempio di come dal mondo dell'editoria amatoriale possano venire idee, innovazione e professionalità (ma che, malgrado tutti i proclami dei suoi redattori sulla serietà e sull'impegno, non avrebbe mai visto la luce se qualche anno prima un gruppo di studentelli universitari non avesse, quasi per gioco, dato vita alla R.d.F.).
Nel frattempo la R.d.F. entrava nell'autunno della sua vita, per avere infine degna sepoltura un anno dopo senza il rimpianto di nessuno e lasciando un bel ricordo in ciascuno di noi (a qualcuno, come a Cascioli ed a Gewurz, ha lasciato anche ricordi più feticistici, come cartoline da parte di Ray Bradbury e cimeli simili).
La Rivista di Fantascienza
Qui di seguito metto a disposizione la versione pdf dei numeri della R.d.F., passati allo scanner dalle bozze o dalla mia copia della rivista: non ho minimamente ritoccato né modificato i font usati, anche per rendere l'idea della reale veste spartana della rivista; si tenga conto che in quel periodo il WEB non era ancora diffuso come mezzo di comunicazione, quindi non avevamo pensato ad una versione on-line, la prima cosa che ci sarebbe venuta in mente oggi; siamo stati l'ultima generazione di fanzinari a fare i conti con fotocopie, impaginature, spedizioni e vaglia postali, il tutto con mezzi di fortuna.
La qualità dei file qui proposti è pessima e riflette, a più di dieci anni di distanza, lo stato delle bozze che ho a disposizione... Per ogni numero della rivista fornisco un sommario: per vedere o scaricare il testo .pdf cliccare sull'icona relativa.
Numero Zero (1990)
Si tratta del primo "mitico" numero della fanzine: la struttura del contenuto non sarebbe poi sostanzialmente cambiata: racconti, recensioni, saggi (anche fittizi, come "Universi di parole").
Indice:Editoriale (la redazione). Racconti: Giocando con i sassi (D.A. Gewurz) - Il Mitreo (P. Caressa) - Plot! (C. Cascioli) - I mondi della mente (M. Salaris). Recensioni: "Spaceballs" (C. Valsecchi) - A proposito di "Rosemary's Baby" (P. Caressa) - "Guida galattica per autostoppisti" (R. Celentano) - "Universi di parole" di Alan J.Lewis (P. Caressa). Saggistica: Tutto quello che avreste voluto sapere sul Caos e non avete mai osato chiedere (D.A. Gewurz, G. Mazzacurati).
Numero Uno (1991)
Qui la redazione era praticamente al completo e i contenuti ne riflettono l'eterogenea composizione.
Indice:Editoriale (la redazione). Racconti: La pietra (C. Valsecchi) - Ultima evoluzione (P. Casale) - Sollazzevoli storie per l'ultimo viaggio (B. Gianitelli) - Servomessa (C. Cascioli) - Il conte vuoto (A. Ronci) - Esperimento (P. Caressa) - Cronache degli anni bui (D.A. Gewurz). Recensioni: "Mistery Books" di R.C.Faroon (A. Ronci) - Fra' Lippo Lippi (E. del Poggio). Saggistica: Incursioni nel fantastico nella filmografia di Ercole e Maciste (A. Ronci) - La città: i mondi possibili della fantascienza (M. Minicangeli) - Interviste con la macchina del tempo: H.P.Lovecraft(P. Caressa) - I dinosauri: che cosa sono, che fine hanno fatto, dove cercarli (C. Cascioli).
Numero Due (1992)
Qui ci fu un cambio nella grafica; si passò al formato A4, e ci furono gravi problemi logistici, riverberati nella pessima veste grafica: da questo punto di vista il peggior numero della serie, malgrado nella parte saggistica sia uno dei numeri più riusciti. Curiosità: dal racconto di Gianitelli traemmo l'idea per un film amatoriale, del quale restano pochi, demenziali, spezzoni.
Indice:Editoriale (Gewurz, Valsecchi). Racconti: Sub specie aeternitatis (G. Gandolfi) - Quel testone di Arvin (C. Cascioli) - Millenary Mucus (B. Gianitelli) - Tomba di famiglia (P. Caressa) - Preghiera automatica (G. Repetto). Recensioni Libri: "Cuori sgozzati" di K. Dunn (A. Ronci) - "Neuromante" di W. Gibson (G. Gandolfi) - "Melmoth l'errante" di C.R. Maturin (P. Caressa) - "Microworlds" di S. Lem (G. Gandolfi). Recensioni Cinema: "La doppia vita di Veronica" (G. Gandolfi) - "Terminator 2" (A. Ronci). Saggistica: Dick e l'incubo del reale (G. Gandolfi) - Qualche notizia su C.A. Smith (P. Caressa) - Fiabe: messaggi in codide dalla notte dei tempi (G. Repetto) - Un tributo: J.D. Carr (A. Ronci). Scienza e non: Perché non siamo immortali (C. Cascioli). Varie: Ugo malaguti e il bosco del Parnaso (M. Minicangeli) - Fantaposta (la redazione).
Numero Tre (1992)
È forse il numero più ricco, anche iconograficamente, specie per l'eterogeneità della parte saggistica, che era il punto di forza della nostra rivista.
Indice:Editoriale (Caressa, Gewurz, Minicangeli). Racconti: Agosto 2080 (A. Ronci) - Igiene mentale (G. Gandolfi) - Silvia Release 2.0 (C. Calligaro) - Amore universale (G. Repetto). Saggistica: Fantascienza pedagogica? No, grazie (G. Gandolfi) - Brussolo: un francese (A. Ronci) - Sul mito del vampiro (P. Caressa) - Vampire e dark ladies (E. Del Poggio) - Fantascienza pedagogica? No, grazie (G. Gandolfi). Recensioni Libri: "Gli indemoniati" di W. Gombrowicz (G. Gandolfi) - "Ai confini della terra" di L. Shepard (G. Gandolfi) - "Il pianeta dei miracoli" di P. Anthony (M. Minicangeli) - "Metapseudobiblia" di E. Trockenthal (E. Trockenthal) - "Il funerale dei topi" di B. Stoker (A. Ronci) - "Storie del mare e dell'inferno" di A. ZZywwurath (A. Ronci). Recensioni Cinema: Fantafestival di Brussel (C. Valsecchi). Scienza e non: Intelligenza Artificiale (P. Caressa). Varie: La morte del mito, ovvero la fine del principio (M. Minicangeli) - Fantaposta (D. Gewurz).
Numero Quattro (1993)
Questo fu un numero speciale dedicato ai viaggi nel tempo: forse l'apice della nostra carriera saggistica, magari con qualche velleità di troppo; mi pare che l'esperimento dei miei lipogrammi, mediato da Queneau, sia unico nella storia del fandom italiano; qui la redazione era già priva dei futuri animatori de Il Paradiso degli Orchi.
Indice:Editoriale (Caressa). Racconti: Bivio temporale (P. Casale) - Utopia temporale (G. Gandolfi) - Lipogrammi di un racconto sui viaggi nel tempo (P. Caressa) - Nessun paradosso (C. Cascioli). Saggistica: Tre interludi sul tempo (Sant'Agostino, Kant, Bergson) (P. Caressa) - Il tempo nella letteratura: paradossi temporali e viaggi nel tempo (D.A. Gewurz) - Fisica e viaggi nel tempo (G. Gandolfi).
Numero Cinque (1994)
L'ultimo numero, con la redazione ormai ridotta a Cristina Valsecchi e Cristiano Cascioli: praticamente il numero l'hanno fatto loro, usando anche materiale residuo (il mio articolo sul nome di Dio, scritto nell'ingenuità di anni prima e una tavola che ho disegnato, a tredici anni!!!, e che incautamente avevo mostrato a Cristina: fosse stato per me non sarebbe apparsa...).
Indice:Editoriale (Cascioli, Valsecchi). Racconti: Tre giornate dell'immortale (?) Osborne (Nino) - Sogno (D.A. Gewurz) - Blue Spirit Blues (G. Gandolfi) - Strega (F. Clun). Recensioni: "Investigatori dell'occulto" (C. Valsecchi) - "Les Dieux sont hors des dieux, dans l'immobilitè" di E.Trockenthal (C. Valsecchi). Saggistica: Theodore Sturgeon e il superuomo collettivo (L. Esposto) - Lovecraft e gli editori (P. Guarriello) - Io, Alan Dean Foster e Lèvy-Strauss (E. Rulli) - Il nome di Dio (C. Espoasa) - La materia: realtà o chimera? (C. Caracci).
Giudizi critici
Questa che segue è una selezione di giudizi apparsi sul COSMO NEWS della casa editrice NORD a proposito della R.d.F.
COSMO SF #1, 1992
[...] La qualità dei racconti è buona, forse con qualche incertezza qua e là, a cui si supplisce con tanto entusiasmo. Gli articoli e le recensioni invece sono puntuali, dotte ma senza farlo pesare (Ronci cita Nietzsche, D'Annunzio e Pratolini quasi per caso), talvolta si tratta di prese in giro, ma anche queste misurate e spiritose (l'esercizio di stile di eleonora del Poggio susciterebbe l'invidia di Queneau) [...]
COSMO SF #2, 1992
È diventata ormai una gradevole abitudine quella di ricevere ad intervalli regolari questa Rivista di Fantascienza edita dalla F.R.F. un gruppo di simpatici ragazzi, tutti o quasi studenti universitari accomunati dalla passione per il fantastico. Con l'andare del tempo la pubblicazione, partita come vetrina per i racconti dei suoi redattori, si è trasformata in qualcosa di più e di meglio e adesso è un bel magazine dove narrativa e saggi si danno il cambio, inframmezzati da articoli di varia attualità, tutti molto ben scritti ed equilibrati nei giudizi [...]
COSMO SF #3, 1993
Nuova gradita sorpresa questo numero della rivista espressione della F.R.F. Si tratta di uno speciale dedicato ai viaggi nel tempo. La presenza in redazione di laureandi in fisica e matematica si sente, sia nell'impostazione generale della rivista, molto pragmatica, sia negli interventi, tutti molto informati, con un numero impressionante di citazioni. È certo che leggendo queste pagine si nota anche una stretta relazione con il Paradiso degli Orchi, con il quale la rivista divide parte dei collaboratori, ma anche un certo modo di affrontare i problemi e una solida cultura di base da parte di tutti i redattori, i quali hanno l'affascinante tendenza a citare autori (Borges, Galois, Fermat, Baudelaire) quasi si trattasse di un normale bagaglio culturale.[...] Colgo comunque l'occasione per invitare i redattori di entrambe le riviste a ricomporre le eventuali controversie: il lavoro che entrambi stanno facendo è di ottima qualità e penso che una riunione delle forze non potrebbe che giovare a tutto il mondo degli appassionati di fantascienza.
Per quel che ne so, l'unico lascito letterario di mio nonno Wolfango alla posterità è un libriccino intitolato Rime Proibite, ovvero Palpiti Azzurri: si tratta di un libretto stampato in proprio del quale che io sappia v'è un unico esemplare, passato a mio padre dopo la morte di mia nonna. Ho pensato di lasciarne traccia nella sezione "personale" di queste eterogenee pagine di letteratura.
Queste poesie costituiscono l'unico contatto diretto che abbia mai avuto con mio nonno, morto nel 1961, che non ho mai conosciuto se non attraverso gli incredibili racconti di mia nonna e mio padre e qualche vecchia foto: la storia delle vicissitudini della mia famiglia riempirebbe un romanzo a metà fra il surreale, il neorealista e il fantastico.
Ho pensato di lasciare qui a disposizione dei curiosi la versione elettronica, ma fedele anche tipograficamente al libriccino originale, dell'unico stampato che mio nonno Wolfango abbia mai prodotto, a dispetto della sua caotica e pare vasta produzione poetica e romanzesca ormai perduta. Dai suoi versi emerge un rimpianto nostalgico per il passato e la tradizione, specie in letteratura, e forse è ironico che queste poesie siano pubblicate sul WEB: ma sono rubricate in queste pagine come omaggio alla sua memoria e sono certo che il gesto sarebbe stato apprezzato.
Wolfango era figlio di Ilia di Marzio e Ferruccio Caressa, la prima cantante d'operetta che ebbe qualche successo negli anni '20, il secondo maggiore dell'esercito (la marina, mi pare) di stanza in Africa. La passione per scrittura doveva averla anche il bisnonno, che ha lasciato, fra le altre, le seguenti opere: Viaggiando per l'Italia; Manuale linguistico per l'Africa orientale: lingue: araba, amarica, galla, tigrina, Torino, 1935; Forze e debolezze di un partito, Torino, Tip. Impronta, 1946; Il socialismo per i ceti medi, Torino, G. Damonte, 1946.
Il testo è tale e quale si presenta nella copia cartacea del libro: forse in futuro aggiungerò delle note a rendere più agevole la lettura e a dirimere qualche riferimento a fatti relativi all'epoca in cui furono scritte. Si tratta di una raccolta di poesie scritte in stile aulico e volto al passato più o meno remoto della lingua italiana, in rime prevalentemente alternate e quasi tutti in endecasillabi. Dovrebbero essere state scritte fra la metà degli anni 30 e la fine degli anni 40 del XX secolo.
Ricordo, quando ero studente di liceo, una professoressa che mi fece odiare la letteratura italiana ed un enorme e costoso libro, chiamato Il materiale e l'immaginario in DIECI volumi (ne comprai usati il primo e il terzo, che ho rivenduto non appena finite le superiori) che sembravano scritti proprio per questo scopo. Ho dovuto riscoprire Dante da me all'età di ventitre anni, quando ho iniziato a leggere l'Inferno su "suggerimento" di Borges (ma complice è stata anche la parodia disneyana di Guido Martina!): ho comprato una versione tascabile senza note e l'ho trovato bellissimo. In tre settimane ne sapevo a memoria i principali canti; tuttora mi ripeto, di tanto in tanto, il terzo, quinto, ventiseiesimo, ventisettesimo ed altri dell'Inferno.
Raccolgo qui alcuni link: ci sono ovviamente moltissimi siti dedicati a Dante e, ahimé, molte organizzazioni (anche commerciali) che sono chiamate Dante Alighieri o simili, ma che non contengono nulla sul Poeta; così i motori di ricerca spesso danno risultati indesiderati.
The William Blake Archive sponsored by the Library of Congress and supported by the Carolina Digital Library and Archives at the University of North Carolina at Chapel Hill.
Unos cuentos de Borges se hallan en ese sitio, por ejemplo: El milagro secreto, El sur, La casa de Asterión, Las ruinas circulares, Tlön, Uqbar, Orbis Tertius.
Variaciones Borges come dicono essi stessi: Variaciones Borges is a journal of philosophy, semiotics and literature, published twice a year in Spanish, English and French by The Jorge Luis Borges Center for Studies & Documentation, University of Aarhus, Denmark. Reaching beyond pure exegeses of Borges' writings, the journal aims to explore the special style of thinking, writing and reading in which Borges excelled. Fantastic ontologies, synchronic genealogies, utopian grammars, fictional geographies, multiple universal histories, logical bestiaries, ornithological syllogisms, narrative ethics, imaginary mathematics, theological thrillers, nostalgic geometries and invented remembrances converge to justify the epithet "borgesian" for a special area of academic research, in which philosophy appears as perplexity, thought as conjecture, and poetry as the deepest form of rationality. These creative displacements of relevance can be called "transverse epistemologies"...
Fundación San Telmo: Colleccion J.L.B. Estas son la paginas que la Fundación San Telmo (que toma el nombre de el barrio en que se ubica) dedica a Borges: aqui hay material que pertenece a la Colección Borges; entre otras informaciones, aqui se puede adquirir una interesante (y muy borgiana) enciclopedia de los terminos y conceptos que recurren en la obra de Borges; tambien hay fotografías y una bibliografía ilustrada.
Campana è stato il maggior poeta della prima metà del XX secolo in Italia: nessuno mi ha parlato di lui al liceo, ho dovuto scoprirlo da me, a capire come fosse superiore agli altri poeti italiani di quel tempo, in particolar modo a quelli dei quali mi si parlava a scuola.
Non si confonda questo grande scrittore col Robert Chambers che scrisse le Vestiges of the Natural History of Creation (a suo modo un letterato anche lui!).
L'ho incontrato quando avevo tredici anni, e mi ha insegnato la delizia di leggere racconti e romanzi: a mia volta sono stato attratto dai suoi libri perché ne conoscevo gli adattamenti fumettistici dei suoi racconti (fumetti e fiabe sono stato tutto ciò che ho letto fino a dieci anni).
Robert Ervin Howard United Press Association è un ottimo sito su Howard con molto materiale critico, come dicono essi stessi: The purpose of this website is to provide a forum for REHupa members to present their work to the public, as well as to serve as a source of reliable information about the life and writings of Robert E. Howard. We hope that this website will serve as a resource for anyone interested in this uniquely gifted writer, Robert E. Howard, and hope it will be of interest to both the Howard enthusiast and scholar.
The H.P.Lovecraft Archive: è un sito enorme dedicato non solo ai racconti di Lovecraft ma anche alla sua corrispondenza: probabilmente è il miglior sito disponibile (che pure contiene molti link).
Non ho letto Moby Dick fino ai miei trentatre anni: ma quando l'ho fatto sono rimasto meravigliato dal contenuto e dalla prosa di questo capolavoro, che è un poema epico dei nostri tempi, come l'Odissea o l'Eneide furono nel passato. L'ho letto solo su spiagge o città di mare (in Sicilia e nel LAzio) ed intrecciare quelle pagine con il suono delle onde e dei gabbiani è stato meraviglioso.
Papini è probabilmente l'autore italiano col peggior rapporto fama/talento: è stato uno studioso, un poeta, uno scrittore, un filosofo, una figura attiva sulla scena culturale tra il 1900 e 1915, ora quasi dimenticata. Dopo la grande guerra del '14-'18 divenne cattolico e quando il fascismo prese il potere, e l'Italia cadde sotto la dittatura, Papini diede il suo supporto al regime, come uno dei grandi intellettuali (come Gentile e Severi) sedotti da Mussolini e dalla sua banda: qui potete leggere una sua sintetica biografia. Forse per questa ragione fu dimenticato dalla cultura italiana post-bellica. Comunque il suo grande talento come scrittore e critico non può essere annullato dalle sue scelte politiche.
Ho trovato pochi link su Papini, principalmente sul suo periodo futurista (alcuni mesi in tutti!), e quindi lascio in questa pagina alcuni suoi scritti: poiché sono difficili da reperire (non sono stati ristampati) e furono scritti un secolo fa, sarebbe una bella idea di mettere in rete i suoi testi migliori. Lascio qui una scheggia di questa collezione ipotetica.
Giovanni Papini, un sito
italiano mantenuto da Antonio D'Amicis.
E-Leonardo è un e-magazine scritto in rumeno, inglese, francese ed italiano che, fra le altre cose, annovera dei brani di Papini e un po' di critica (anche con traduzioni rumene).
Pier Paolo PASOLINI [1922-1975]
Per me è il più grande poeta italiano della sua epoca, oltre che un pensatore ben al di là dei propri tempi: potete trovare molti siti sui suoi film, ma pochi sulla sua opera poetica.
I grandi autori sono sempre i migliori critici e traduttori: è ben noto che Baudelaire scrisse saggi e tradusse Poe; anche Pessoa ha fatto delle traduzioni in portoghese (alcune le riporto su queste pagine).
Qué Quevedo Quieres è un ottimo punto di inizio: così dicono di se stessi: Esta página quiere convertirse en la ventana Quevedo al mundo de la comunicación en Internet. Aquí hallará informaciones acerca de Francisco de Quevedo en todos sus aspectos, desde bibliografía reciente hasta materiales relacionados con el escritor, avances de próximas publicaciones, información sobre congresos o reuniones y la posibilidad de ampliar contactos con otros quevedistas e investigadores sobre el Siglo de Oro.
Mr. William Shakespeare and the Internet come dicono essi stessi: This site attempts two things: 1) To be a complete annotated guide to the scholarly Shakespeare resources available on Internet. The navigation menu at left appears on each major page. Use it to access the resources indexed here. The "Other" Sites page is a definite exception to the term "scholarly." Our newest feature is a listing of Shakespeare Festivals. 2) To present new Shakespeare material unavailable elsewhere on the Internet, such as a Shakespeare Timeline, which gives the key events of Shakespeare's life and work along with related documentary evidence. There are several supporting pages to the timeline; a Shakespeare genealogy. A chart showing the relevant family relationships and dates; a Shakespeare Timeline Summary Chart, showing the events of Shakespeare's life in outline along with important contemporary events and publications; the Shakespeare Canon.
Richard III and Yorkist History Server che comprende: King Richard III, last of the medieval English kings; The Wars of the Roses, a dynastic struggle in the later middle ages that pitted Yorkist against Lancastrian; Fifteenth-century England and its culture; The reputation of Richard III in history, literature, and drama, especially Shakespeare.
Clark Ashton Smith è il sito definitivo su Smith, con testi, link, immagini, traduzioni ed ogni sorta di materiale connesso al grande scrittore californiano.
Quel che segue è una lista di autori (poeti, scrittori, ...) e di libri (o semplicemente romanzi, racconti, poesie, ...) per i quali nutro una predilezione: per ciascun autore ho elencato alcuni titoli, non intendendo i principali scritti di quell'autore ma solo quelli che ho letto ed amato, e che vorrei suggerire al lettore. Manco a dirlo, questa è una lista parziale (non tutti gli scrittori che amo vi figurano), multilingue (cito titoli in base alla lingua in cui li ho letti, dato che questo influenza il giudizio) e forse soggetta a cambiamenti; ove possibile ho incluso un link ad una versione elettronica di un'opera citata.
La domanda è ovviamente: perché redigere una lista di letture? Io credo che siano essenziali: infatti è senz'altro vero che ognuno di noi ha la sua peculiare rete di libri, autori, racconti, etc. che non soddisfa alla proprietà transitiva (non necessariamente se abbiamo due o più autori in comune anche gli altri debbono esserlo), comunque queste liste possono giocare un ruolo statistico: ad esempio ho scoperto molti autori dietro il "suggerimento" di altri autori a me cari; perciò credo che chi legge molto dovrebbe compilare una lista dei libri che ama (ed anche, e forse soprattutto, una lista dei libri che detesta): ad esempio, se qualcuno pone nella sua lista di libri preferiti molti libri a me odiosi, sarò prevenuto nel leggere gli altri libri che ama.
Arthur Schopenhauer ha detto che la vera arte è quella di non leggere piuttosto che quella di leggere i libri: cioè, è importante sapere come evitare dei titoli che ci farebbero solo perdere tempo nel leggerli, perché li troveremmo noiosi, stupidi, irritanti o peggio.
Ad esempio Giorgio Manganelli ha scritto in una nota che non c'è bisogno di leggere un libro per sapere se ci piace o no: cito dal suo articolo Il padrino dall'antologia Lunario
dell'orfano sannita:
Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere; è colui che sa dire, come scrisse una volta mirabilmente Scheiwiller "non l'ho letto e non mi piace". Il vero, estremo lettore di professione potrebbe essere un tale che non legge quasi nulla, al limite un semianalfabeta che compita a fatica i nomi delle strade, e solo con luce favorevole.
Non credo che ciascuno abbia il bastone da rabdomante di Manganelli, ed è per questo che ritengo utili liste di lettura: spero di essere imitato. Comunque qualche osservazione su come ho redatto questa lista sembra opportuna, per eliminare incomprensioni ed unitili perplessità.
Non credo nell'esistenza dei generi letterari, al massimo posso credere nell'esistenza degli autori (il che talvolta induce in errore); pertanto su questa pagina ho anche elencato una lista di autori che mi piace (ri)leggere, sia poeti che scrittori che saggisti.
Come si noterà dalla lista che segue, non sono interessato alle classificazioni dei critici in autori "impegnati", "pulp", "classici" o chissà che altro: non sono interessato alla morale di uno scrittore né alle sue idee politiche; posso amare uno scrittore che, dal punto di vista etico e politivo, la pensa esattamente al contrario di come la penso io, e posso ritenere un mediocre scribacchino un autore le cui idee invece condivido.
Come Oscar Wilde ha scritto nella prefazione al suo The Picture of Dorian Gray:
There is no such thing as a moral or an immoral book. Books are
well written, or badly written. That is all.
[non vi sono cose come libri morali o immorali. I libri sono ben scritti o mal scritti. Questo è tutto.]
Dunque non esiste letteratura realistica, storica, fantastica, ma solo buona letteratura e cattiva letteratura (a seconda dei nostri gusti personali): in altre parole, la letteratura (e le arti in generale) non hanno nulla a che fare con la morale; naturalmente un romanzo od un racconto possono essere pervase da una morale o da una ispirazione politica che io trovo odiose, ma questo influenzerà solo la superficie, la materia che esperiamo con la razionalità in un'opera letteraria, e non il mistero e la sua bellezza, che sondiamo con altri organi mentali.
Alcuni libri che amo rileggere (ordinati per autore)
Cito singoli libri, o anche singoli racconti, poemi etc. non contenuti in un particolare libro ma, ad esempio, pubblicati per la prima volta su una rivista (in questo caso lo segnalo); se non ho letto un'opera nella sua lingua originale aggiungo anche il titolo originale [racchiuso fra parentesi quadre]; provo anche a classificare i lavori citati in racconti, poemi e così via, se non sono contenuti in un singolo libro.
Per alcuni autori ho aggiunto, in un'altra sezione di questa pagina, alcune informazioni, prevalentemente link: in questo caso clickando sul nome dell'autore si è rinviati a queste informazioni.
Dante ALIGHIERI:
Divina Commedia -
Rime -
Vita Nuova
Jules-Amédée BARBEY d'AUREVILLY:
La stregata [L'ensorcelée] -
Il cavaliere des Touches [Le chevalier des Touches]
William BLAKE:
Songs of Innocence -
The Marriage of Heaven and Hell
Jorge Luis BORGES:
Ficciones -
El aleph -
Otras inquisicciones -
El libro de arena -
El informe de Brodie -
Elogio de la sombra -
Prólogos, con un prólogo de prólogos -
Nueve ensayos dantescos -
Historia de la eternidad -
Evaristo Carriego
Raymond Douglas BRADBURY:
Cronache marziane [The Martian Chronicles] -
October Country -
Il gioco dei pianeti [The illustrated man] -
Farenheit 451
Mikhail BULGAKOV:
Il Maestro e Margherita [Master i Margarita]
Pedro CALDERÓN DE LA BARCA
La vida es sueño
Italo CALVINO:
Le città invisibili -
Se
una notte d'inverno un viaggiatore -
Fiabe italiane
Dino CAMPANA:
Canti Orfici
Robert W. CHAMBERS:
Il re in giallo [The King in Yellow]
Samuel Taylor COLERIDGE:
The rhyme of the ancient mariner (poem) -
Kubla Khan (poem) -
Christabel (poem)
Philip K. DICK:
La svastica sul sole [The man in the high castle] -
Ubik [Ubik] -
Le tre stimmate di Palmer Eldricht [The three stigmatas of Palmer Eldricht] -
Cacciatore di androidi [Do androids dream of electric sheeps?]
Andreas GRYPHIUS:
Notte, lucente notte [Nacht, mehr denn lichte Nacht!]
Robert Anson HEINLEIN:
Universo [Orphan of the sky] -
Straniero in terra straniera [Stranger in a strange land]
Ernst Theodor Amadeus HOFFMANN:
Gli elisir del Diavolo [Die elixiere des Teufel] -
La principessa Brambilla [Prinzessin Brambilla] -
Le miniere di Falun [Die Bergwerke zu Falun] (tale) -
L'uomo della sabbia [Der Sandmann] (tale)
Robert Ervin HOWARD:
La torre dell'elefante [The tower of the elephant] (tale) -
Intrusi a palazzo [Rogues in the house] (tale) -
I vermi della terra [Worms of the earth] (tale) -
Ombre al chiar di luna [Moonlight shadows] (tale) -
The slitering shadow (tale) -
Lo stagno dei neri [The pool of the black ones] (tale) -
Red nails (tale) -
La pietra nera [The black stone] (tale)
Ismail KADARE:
I tamburi della pioggia -
Il ponte a tre archi
Franz KAFKA:
Il processo [Der Prozess] -
Il castello [Das Schloss] -
America [Amerika] -
Nella colonia penale [In der Strafkolonie] (tale) -
La metamorfosi [Die Verwlandung] (tale)
John KEATS:
Lamia (poem)
Tommaso LANDOLFI:
Il dialogo dei massimi sistemi -
Il mar delle blatte -
Cancroregina
LAUTREAMONT:
Canti di Maldoror [Les Chants de Maldoror]
Giacomo LEOPARDI:
Canti -
Operette morali -
Zibaldone di pensieri
Matthew Gregory LEWIS:
The Monk
Howard Phillips LOVECRAFT:
Il colore venuto dallo spazio [The colour out of space] (tale) -
L'orrore di Dunwich [The Dunwich horror] (tale) -
Il modello di Pickman [Pickman's model] (tale) -
Herbert West, rianimatore [H.W. reanimator] (tale) -
La cosa sulla soglia [The thing on the doorstep] (tale) -
Nyarlathotep (tale)
Joachim Maria MACHADO de ASSIS:
Memorie dell'al di là [Memorias posthumas de Braz Cubas]
Arthur MACHEN:
I tre impostori [The Three Impostors] -
Il Gran Dio Pan [The Great God Pan]
Giorgio MANGANELLI:
Lunario dell'orfano sannita
Herman MELVILLE:
Moby Dick
John MILTON:
Paradise Lost
George ORWELL:
1984 -
Animal Farm
Giovanni PAPINI:
Un uomo finito -
Gog -
Strane storie -
24 cervelli (essays) -
L'esperienza futurista (essays)
Pier Paolo PASOLINI:
Poesia in forma di rosa -
Trasumanar e organizzar
Fernando PESSOA:
Fausto -
Poemas esotéricos
Edgar Allan POE:
Tales of grotesque and arabesque -
Gordon Pym -
The Raven and other poems -
Tamerlane and other poems
Raymond QUENEAU:
I fiori blu [Les fleurs bleu] -
Pétit cosmogonie portative -
Exercises de style
Francisco de QUEVEDO:
El buscón -
Sogni [Sueños] -
Sonetos
Thomas de QUINCEY:
Confessioni di un inglese mangiatore d'oppio [Confessions of an English Opium Eater]
José SARAMAGO:
Tutti i nomi [Todos os nomes] -
L'anno della morte di Ricardo Reis [O ano da morte de Ricardo Reis] -
Memoriale del convento [Memorial do convento] -
Storia dell'assedio di Lisbona [História do cerco de Lisboa]
William SHAKESPEARE:
Sonnets -
Macbeth (play) -
The Tempest (play) -
Hamlet (play) -
Richard III (play) -
Othello (play)
Mary SHELLEY:
Frankenstein, or, The Modern Prometheus
Percy Bysshe SHELLEY:
Time (poem) -
The triumph of Life (poem)
Clifford Donald SIMAK:
Anni senza fine [City] -
Oltre l'invisibile [Time and again] -
Why call them back from Heaven? -
La bambola del destino [Destiny doll]
Clark Ashton SMITH:
L'impero dei negromanti [The empire of necromances] (tale) -
Il dio dei morti [The Charnel God] (tale) -
L'ultimo geroclifico [The last Hieroglyph] (tale) -
I negromanti di Naat [Necromancy in Naat] (tale)
Robert Louis STEVENSON:
The strange case of Dr.Jekyll and Mr.Hyde -
Il diavolo nella bottiglia [The Devil in the Bottle]
Herbert George WELLS:
The Time Machine -
La guerra dei mondi [War of the worlds] -
L'uomo invisibile [The invisible man] -
The Country of the Blind (tale) -
L'uovo di cristallo [The Crystal Egg] (tale) -
The new accelerator (tale)
Oscar WILDE:
Il ritratto di Dorian Gray [The picture of Dorian Gray] -
The ballad of Reading Gaol (poem) -
The Sphynx (poem) -
L'importanza di essere Ernesto [The importance of Being Earnest]
WU-MING's official websitea contiene l'opera di diversi autori che scrivono sotto pseudonimo collettivo (da Luther Blisset a Wu Ming) e si battono per una letteratura libera dai copyright e dagli schemi: hanno prodotto alcune grandi opere, come Q e 1954.
The Nobel prizes è il sito della fondazione Nobel con le informazioni sui vincitori dei premi ed i testi delle lezioni di accettazione dei premi.
HUMANUM è un sito orientato agli studiosi e mantenuto dal Humanities Computing and Methodology Programme del Research Institute for the Humanities (RIH), presso l'università cinese di Hong Kong. Come dicono essi stessi: Our task is twofold: namely, 1) meta-indicing humanities resources worldwide, and 2) develop texts, tools and pages covering various interests in the humanistic scholarship.
The Stoa: A Consortium for Electronic Publication in the Humanities i cui obiettivi sono: to foster a new style of refereed scholarly publications in the humanities not only of interest to specialists but also - and just as importantly - accessible by design and choice of medium to wide public audiences, to develop and refine new models for scholarly collaboration via the internet, to help insure the long-term interoperability and archival availability of electronic materials, to support resolutions to copyright and other issues as they arise in the course of scholarly electronic publication.
Ci sono moltissimi siti con testi on-line, ovviamente la maggior parte con classici del pensiero e della letteratura, ma anche intere biblioteche trasferite in formato elettronico: questa è una scelta di quelle che più spesso consulto. Per i testi di filosofia, informatica, matematica si vedano le sezioni specifiche del sito.
Testi letterari e saggistici (anche scientifici, filosofici, etc.)
Electronic Text Center (University of Virginia). Come dicono essi stessi: The Center combines an on-line archive of tens of thousands of SGML and XML-encoded electronic texts and images with a library service that offers hardware and software suitable for the creation and analysis of text. Through ongoing training sessions and support of teaching and research projects, the Center is building a erse user community locally, serving thousands of users globally, and providing a model for similar humanities computing enterprises at other institutions.
The Online Medieval and Classical Library è una collezione di alcuni dei più importanti testi del periodo classico e medievale (in special modo del centro e nord europa).
Internet Classics Archive presso il MIT: centinaia di opere di autori classici, principalmente greci e latini (ma anche cinesi) in traduzione inglese.
Ancient Historical Works In English Translation, with some classics from greek and Latin sources.