RINALDO CARESSA: Cenni Biografici



Rinaldo Caressa è nato a Roma nel 1929 e nella sua città ha vissuto, ha lavorato e si è spento nel 2009. Fin dalla giovinezza, segnata dalla guerra e dalle ristrettezze di una situazione familiare assai difficile, ha mostrato una chiara disposizione per il disegno ornato e per il colore in particolare. Nel 1950 inizia a dipingere dal vero iniziando un'esperienza pittorica destinata ad arricchirsi nel corso degli anni, con una acquisizione di consapevolezza espressiva ed artistica: allo stesso tempo, il suo accostarsi alla storia della Pittura, ed in particolare al periodo degli Impressionisti, dei Macchiaioli e alla corrente dei Pittori della campagna romana, lo rende consapevole di un sodalizio ideale con l'arte paesaggistica del tardo Ottocento e del primo Novecento.

Nel 1954 inizia la sua attività professionale inserendosi nella rassegna di "Via Margutta" a Roma, alla quale parteciperà ininterrottamente per più di cinquant'anni. Nel 1956 è invitato a varie rassegne d'arte, fra le quali una mostra premio per la pittura in bianco e nero presso l'Accademia dei Lincei che gli frutta giudizi lusinghieri. A questo proposito giova ricordare il suo particolare impegno per le tematiche sociali dell'epoca, proprie del Neorealismo che pervadeva la cultura italiana del dopoguerra, i cui frutti più notevoli furono alcuni inchiostri presentati in importanti rassegne come il Premio Enrico Toti (1957).

Nel frattempo frequenta con profitto la Scuola d'Arte San Giacomo, perfezionando la sua tecnica: ottiene nel 1958 il Premio in Campidoglio per il suo Marco Aurelio e si dedica ad un periodo di lavori decorativi prima di assumere la pittura come unica professione.

Rinaldo Caressa nel 1974

A partire dal 1964 partecipa a varie mostre collettive nelle quali presenta al pubblico la sua ormai acquisita padronanza del paesaggio romano presso varie gallerie, come la San Marco e Il Camino a Roma, nello spazio espositivo dell'Hotel Palace di Montecarlo ed alla galleria Barbaroux di Milano. Alla partecipazione a mostre collettive alterna i suoi allestimenti di mostre personali, ad esempio presso l'Hotel Riviera di Giulianova Lido (1971) e la sala stampa di palazzo Marignoli a Roma (1971). La sua maturazione artistica può qui dirsi già completa tanto da far scrivere a Nicola Ardito (Corriere del Giorno) nel 1966 che l'atto di nascita di Caressa pittore è fra quelli della "nuova scuola" di Roma, ma trasfigurato e maturato da un caldo istinto tipicamente nostrano ed a Bruno Morini (Il Giornale d'Italia) nel 1970 che nei suoi quadri si trovano diligenti vedute di Roma e della sua campagna, tra le quali troneggiano le famose rovine dell'Acquedotto (tema quest'ultimo fra i favoriti del pittore).

Fedele alla sua voglia di confrontarsi con la pittura dal vero non fa mancare la sua partecipazione a numerose mostre estemporanee, ottenendo spesso riconoscimenti e premi: ricordiamo in particolare le mostre al lago di Bracciano, a Lavinio (1969) dove vince il primo premio; l'estemporanea di Burano (dal 1973) che costituisce un importante svolta nella sua carriera paesaggistica, perché nella laguna veneta, nei suoi colori e nelle sua atmosfere, troverà nuovi cromatismi coi quali arricchire la sua tavolozza ed un nuovo taglio pittorico per i suoi olii su tela, che sarà caratteristico di parte della sua opera e che si adatta mirabilmente a descrivere il paesaggio "orizzontale" della laguna e delle sue isole, lontano dagli itinerari più celebri di Venezia. Naturalmente lo studio dei colori di Roma resta una preoccupazione costante: ben scrive Marco Vendramin sul Marguttone nel 1973 che Caressa riscopre o reinventa scorci di una Roma smarrita, vestigia invase da una astiosa vegetazione, orti negletti e recondite aie impreziosite da una materia pittorica grassa e tuttavia proba e sapiente.

Negli anni '70 partecipa a varie esposizioni itineranti prevalentemente nel Nord Italia, senza trascurare periodiche visite in laguna ed il paesaggio della campagna romana: in questo periodo le sue tematiche si estendono anche agli scorci dei paesini del centro Italia, prevalentemente del Lazio, e di composizioni in nature morte; da segnalare anche le sue incursioni nel figurativo, con paesaggi maremmani attraversati da cavalli ed occasionali e malinconici pierrot. Nel 1975 viene nominato Accademico Tiberino.

Gli anni '80 sono stati caratterizzati da una attività anche al di là dei confini italiani, grazie all'interessanemto di appassionati ed ammiratori tedeschi e belgi, che hanno aiutato il maestro ad organizzare importanti mostre personali a Starnberg, in Baviera, (presso il suggestivo Antiquariat Heinemann) ed a Wellin, in Belgio, presso la Maison Comunelle col patrocinio e l'interessamento del comune locale.

Negli ultimi anni la sua attività si è stabilizzata sulle mostre più importanti, come i due appuntamenti di Via Margutta a Roma che si tengono ogni anno, e sulle mostre personali, nelle quali presenta al suo pubblico la sua Roma, la sua laguna e la sua campagna romana. A questi ultimi soggetti, verso la metà degli anni '90, ha aggiunto gli spunti ispiratigli dagli altri litorali italiani, in particolare dalle isole: da menzionare le sue pregevoli marine di scogli siciliani (Favignana), e spiagge della Sardegna (Palau, Caprera, La Maddalena). Da segnalare infine il suo impegno per l'arte sacra e per il sociale: ha elaborato e donato opere di argomento sacro ed ha partecipato ad iniziative quali le maratone Telethon di beneficenza offrendo alcune sue opere.


Il maestro Caressa nel suo studio (2006)

Principali mostre personali

1956Mostra Premio dei giovani Artisti - Accademia dei Lincei
1957Premio Enrico Toti - Esposizione di Roma
1958Premio del Campidoglio
1965-1967Galleria Il Camino
1968XI Festival dei due mondi di Spoleto
1971Sala Stampa di Palazzo Marignoli - Roma
1973Palazzo Vecchio - San Gemini
1973Scuola d'Arte di San Giacomo - Roma
1974-1975Galleria San Marco - Roma
1975-1984Galleria dei Leoni in Via Margutta - Roma
1977Sala Laurana del Palazzo Ducale di Pesaro
1983Antiquariat Heinemann - Starnberg, Germania
1983Maison Comunelle - Wellin, Belgio
1984Targa d'oro Artefici del Lavoro Italiano nel mondo - Roma
1988Galleria Il Triangolo Verde - Roma
1988-1991Galleria Il Saggiatore - Roma
1994Libreria Lerel - Roma
1994Chiostro Chiesa di Gesù e Maria - Roma
1995-1999Accademia Sant'Agostino - Roma
1996Portico di Onofrio, Campodimele
1998Porta Napoletana - Velletri
2002Galleria l'Agostiniana, Mostra Antologica - Roma

Principali mostre collettive

1954-2005Via Margutta - Roma (dal 1972 in seno all'associazione dei Cento Pittori).
1964-1967Mostra del "piccolo formato" alla Galleria San Marco
1964-1967Mostra del "piccolo formato" alla Galleria Barbaroux - Milano
1965Hotel Palace - Montecarlo
1970Appello '70 all'Esposizione di Roma
1973-1984Trattoria Ai pescatori - Burano
1984-1986Via Bagutta - Milano
1985-2005Arte Sacra alla Galleria Agostiniana - Roma
198645° Anniversario delle Fosse Ardeatine a Palazzo Valentini - Roma
1988-1991Galleria Il Saggiatore - Roma
1991Premio Dante Alighieri in Campidoglio
1991Premio Lorenzo Viani - Ostia Lido
1996Quintanta in Arte - Foligno
1995-2001Art Studio 3, mostre a Piazza dei re di Roma e Piazza della Repubblica - Roma

Principali mostre estemporanee

1969Premio di Lavinio (1° premio)
1970Premio Marco Aurelio
1972Premio Città di Palestrina
1974-1979Premio Burano
1982Premio Deiva Marina (2° premio)
1986Premio Castel Gandolfo
1988Premio Anguillara Sabazia (1° premio)
1991Premio Maccarese (3° premio)
1992Premio della Portella (1° premio) - Carsoli
1994Cencio del Crocefisso - Palio di Valiano
1998Premio della Portella (2° premio) - Carsoli